A parità di prezzo, qualità diversa. La comparazione ha come soggetti da una parte lo champagne, in questo caso etichette "entry level" ovvero prodotti base (che, per lo champagne, possono prevedere assemblaggi di vini anche di vecchie annate), e dall'altra bollicine da Metodo Classico italiane (siano esse Franciacorta, Trentodoc, Oltrepo' Pavese o Alta Langa che dir si voglia), che al prezzo degli champagne base di cui prima, ovvero sui 30/35 euro, ci compri delle buone riserve, anche pas dose'. Ecco allora che la comparazione tra prodotti diversi ma dallo stesso prezzo ha ragion d'essere, se vogliamo produrci in una discussione che ha come tema trainante la qualità del vino in rapporto al prezzo. Perché se è indubbio che lo champagne ha sempre il suo fascino ed una qualità mediamente buona anche se parliamo di etichette tirate in centinaia di migliaia di bottiglie, va da sè che con gli stessi soldi puoi liberare i tuoi desideri acquistando bottiglie italiane con una qualità media di molto superiore alle bollicine francesi. A patto, ovvio, di conoscere bene i prodotti che si acquistano. Detto in soldoni, se in un'ipotetica enoteca dovessi trovarmi di fronte a due scaffali dove in quello di destra ci sono bottiglie di Pommery, G.H.Mumm, Piper o quanti altri, ed in quello di sinistra bottiglie di Haderburg pas dose', Barone Pizzini Naturae, Arici Colline della Stella Zero Nero, Trentodoc Letrari Riserva e tantissime altre etichette Metodo Classico italiano, beh!, la mia scelta non potrebbe che ricadere su una bollicina made in Italy.
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PIERO LUCIANIGiornalista pubblicista appassionato di vini, in particolare bollicine. Amo bere bene in compagnia possibilmente al cospetto di una buona tavola. Archivi
Maggio 2023
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