Franciacorta, Trentodoc, Oltrepo’ Pavese, Alta Langa. Se uno pensa che i migliori spumanti italiani Metodo Classico provengono solo da queste zone altamente vocate, sbaglia di grosso. Perché se è vero che la bollicina Made in Italy ha come riferimento queste quattro zone, è altresì vero che buoni, anzi ottimi spumanti Metodo Classico si possono trovare anche in altre parti d’Italia. Anche a Modena, patria del Lambrusco. Per la precisione a Bomporto, località della Bassa modenese, dove la cultura spumantistica è in auge da sempre grazie alla famiglia Bellei ed al suo patriarca, Francesco. Oggi invece vorrei occuparmi di un altro Bellei, Christian (Francesco Bellei era il suo bisnonno), e della sua Cantina della Volta, nata nel 2010 e creata insieme ad un gruppo di amici. Diverse le etichette prodotte, con l’indubbio merito di aver sdoganato il Lambrusco affrancandolo dal luogo comune che lo vuole un “vinello” senza tante pretese, mentre invece spumantizzato è un’ottima bollicina. Ma non è del “Trentasei” Lambrusco di Modena che vorrei parlarvi, bensi de “Il Mattaglio” nella tipologia Dosaggio Zero, un blend composto dal 60% di Pinot nero e dal 40% restante di Chardonnay. Questo vino prende il nome dall’appezzamento di terreno dove è ubicato il vigneto, zona collinare di Riccò di Serramazzoni (prime propaggini dell’Appennino Modenese) a 650 metri di altitudine, ma anche da un arbusto che produce bacche rosse allucinogene, capaci, secondo la leggenda, di “farti diventare matto” (da qui il nome). Ho avuto modo di assaggiarlo nel corso di una minidegustazione in occasione di una mia visita in cantina (a tale proposito debbo ringraziare Angela Sini, socia della cantina e responsabile del marketing, per la disponibilità e gentilezza mostrate), dove ho praticamente assaggiato tutta la batteria dei vini spumantizzati, stando comodamente seduto nella bella sala degustazione della cantina. Dal colore giallo paglierino, con perlage continuo e molto fine, Il Mattaglio Dosaggio Zero mostra eleganti profumi dalle sfumature di fiori di campo e frutta a polpa bianca; al gusto si presenta fresco, asciutto, minerale e salino. Un vino che matura per almeno 24 mesi sui lieviti, che gli conferiscono struttura e complessità anche grazie ad una buona percentuale di Pinot nero. La chiusura è di gran classe, con ottima persistenza. Uno spumante di piacevolissima "beva", ideale per accompagnare tutto il pasto ed in particolare piatti di pesce, ivi compresi sushi e sashimi. Pagato, in cantina, 20 euro. Permettetemi infine un’ultima, piccola digressione, che poi tanto digressione non è visto che trattasi sempre di vino. Ho avuto l’onore di assaggiare anche il “Ddr” 2009, acronimo di “Degorgiatura dosaggio recente”, un Metodo Classico da uve Lambrusco con ben 84 mesi sui lieviti ed una percentuale alcolica pari a 13,8 gradi. Semplicemente sorprendente. Spumante di eccellenza di Cantina della Volta, tenuto a battesimo lo scorso mese di ottobre dal grande chef Massimo Bottura (che lo ha abbinato ad una lingua di vitello laccata). I vini di Christian Bellei hanno anche stregato quel gran conoscitore del nettare di bacco che corrisponde al nome di Giorgio Pinchiorri, con Cantina della Volta che è entrata oramai in pianta stabile nella carta dei vini dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze, una delle massime espressioni enogastronomiche d’Italia.
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PIERO LUCIANIGiornalista pubblicista appassionato di vini, in particolare bollicine. Amo bere bene in compagnia possibilmente al cospetto di una buona tavola. Archivi
Maggio 2023
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